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Kalibra è una carta poco conosciuta, ma quali sono le sue caratteristiche?
Scoprila nella nostra recensione qui in basso!
Non sai da dove iniziare? Queste sono le sezioni della recensione:
La carta Kalibra è una soluzione ideale per tutte quelle persone che non dispongono di un conto corrente bancario ma hanno comunque bisogno di utilizzare una prepagata per le normali operazioni finanziare.
In questo caso parliamo di una tessera che non è provvista di un IBAN, ha bassi costi di gestione e viene accettata in tutto il mondo appoggiandosi ai circuiti Visa Electron.
Di seguito scopriremo quali sono le sue caratteristiche, i costi e i limiti, ma soprattutto i vantaggi che la rappresentano.
È possibile utilizzare questa carta per fare rifornimenti di carburante, ma anche per effettuare acquisti presso negozi fisici oppure su store online.
È possibile anche prelevare contante grazie a tutti gli sportelli ATM che espongono il marchio Visa e Cirrus/Maestro.
La prepagata Kalibra ha il vantaggio di essere richiesta in 2 diverse tipologie: può presentarsi nella sua versione ricaricabile, oppure in forma usa e getta.
Proprio in quest'ultima tipologia, come spiega il suo nome, è una carta anonima e non potrà essere ricaricabile.
Questo vuol dire che nel momento in cui si termina il tetto massimo di 150€ presenti al suo interno la si potrà buttare.
Il futuro titolare della carta che vuole richiederla in versione ricaricabile dovrà rivolgersi alla filiale del Banco popolare.
È sufficiente compilare il modulo che è fornito in filiale, versare il contante e mostrare un documento d'identità valido con codice fiscale.
Qualora invece fossi intenzionato a richiedere la carta usa e getta devi recarti presso una ricevitoria Sisal.
Anche in questo caso però, pur trattandosi di una carta anonima, è richiesta l'identificazione del richiedente al momento del rilascio.
È un'operazione fondamentale qualora in futuro sia resa necessaria la domanda di blocco della carta a causa di smarrimento o di furto.
Essendo una normale prepagata è prevista, anche in questo caso, una serie di costi. La sua versione ricaricabile ha un costo di 10€, mentre per quella usa e getta il costo è di 5€.
Si tratta di una quota unica che è versata una sola volta poiché non è previsto un canone fisso mensile o quello annuale.
Per quanto riguarda la fase di ricarica è prevista una commissione con importo variabile in base alla modalità che è stata scelta.
Chi decide di fare un versamento con bonifico dovrà sostenere una commissione pari a 2,50€. Discorso analogo qualora tu voglia ricaricare presentandoti allo sportello di una filiale del Banco popolare.
La commissione scende a 1,50€ qualora le ricariche siano eseguite direttamente allo sportello ATM, ma salgono a 3 euro presso la ricevitoria Sisal.
Nel caso di rifornimenti di carburante o acquisti effettuati online non sono previsti oneri e commissioni. Infine potrai gratuitamente bloccarla o chiedere anche la sua sostituzione.
Chi dispone di un conto corrente bancario o di un bancomat potrà ricaricare comodamente la carta Kalibra presso gli sportelli ATM abilitati.
In alternativa è sufficiente recarsi presso lo sportello di una filiale della banca e dare un bonifico per la somma da accreditare direttamente sulla prepagata. Ma la tessera potrà essere ricaricata anche da casa utilizzando l'home banking.
I soldi sono subito disponibili e pronti per essere usati. Vediamo nel dettaglio le differenze tra le 2 carte:
Al contrario al contrario della maggior parte delle carte prepagate questa tessera non ha un limite giornaliero per le spese sostenute.
Non è previsto neanche un limite per il prelievo di contante, quindi offre grande libertà ai suoi titolari. I plafond massimi sono di 150€ oppure di 3000€.
Siamo giunti al termine di questa recensione e possiamo quindi dire che il maggior vantaggio della carta Kalibra sia legato alla totale assenza di limiti per il suo utilizzo.
Questo significa che ogni operazione che il titolare vorrà compiere, dai pagamenti alle ricariche fino ai prelievi, potrà essere eseguite con massima libertà.
Pagina pubblicata il - Autore dell'articolo: Danilo Petrozzi