Ultimo aggiornamento:
Penta è un innovativo conto dotato di carta Visa. Ma quali sono le sue caratteristiche? Vantaggi e svantaggi?
Scoprila nella nostra recensione qui in basso!
Tipo: Carta conto
Emittente (brand/istituto): solarisBank AG
Circuito: Visa
Canone: 9 € / mese
Limite di spesa: NO (illimitato)
Limite di prelievo: NO (illimitato)
Google Pay: Compatibile
Vantaggi di questa carta:
Non sai da dove iniziare? Queste sono le sezioni della recensione:
La carta Penta è uno strumento ideale per le aziende e le piccole medie imprese. Si appoggia a un conto online con il quale decidere che tipo di servizi sfruttare con la tessera abbinata.
Ogni lavoratore dell'azienda potrà avere una carta che è comoda da gestire in autonomia, soprattutto rispetto alle spese da sostenere per conto della società.
È una valida garanzia per spese aziendali sempre trasparenti e una contabilità semplificata.
Con Penta si riceve una carta di debito d'azienda da destinare a ogni collaboratore: il titolare riuscirà così a svolgere ogni operazione caricando le ricevute online, per facilitarne l'archiviazione.
Si possono creare delle specifiche categorie per i movimenti e le operazioni finanziarie, così da organizzare in modo pratico le transazioni.
E ovviamente non può mancare la personalizzazione della carta.
Il titolare può stabilire quale sia il limite di spesa personalizzato in base alle proprie esigenze aziendali.
Ogni operazione svolta dal team sarà monitorata in tempo reale e si potranno ricevere notifiche di avvertimento sul proprio smartphone non appena viene conclusa un'operazione.
Per ogni controllo contabile, sfruttando la tecnologia Penta, basterà fare affidamento al conto online che è sincronizzato in automatico con il software di contabilità che usi.
Per entrare a far parte del gruppo Penta è sufficiente collegarsi sul sito ufficiale e avviare la registrazione che prevede le procedure per l'apertura del conto.
Non appena saranno terminate tutte le verifiche del caso, potrai finalmente iniziare la tua avventura con questa carta aziendale.
La richiesta della carta è accessibile per le seguenti aziende: S.S., S.n.c., S.r.l., S.r.l.s.
È consigliata per le imprese che sono in piena fase di crescita e necessitano di più carte aziendali per semplificare l'attività quotidiana.
Ogni team avrà modo di muoversi in autonomia e con massima flessibilità senza dover più contare sui rimborsi spese.
La carta funziona come una VISA e garantisce di non dover anticipare i costi di spese sostenute per lavoro.
Tutte le transazioni avvengono in tempo reale e sono addebitate sul conto aziendale.
Il conto Penta prevede due piani Business che analizzeremo di seguito.
Basic a costo 0 prevede:
Il conto Premium, al costo di 19 € al mese, prevede:
A breve saranno anche aggiunti i Prestiti, l'addebito diretto e l'Accesso API.
Consideriamo le spese aggiuntive da sostenere per le seguenti attività:
La carta Penta ha il vantaggio di prevedere un determinato numero di utenti, e quindi di carte aziendali in base ai propri bisogni.
Il limite di spesa, come detto, può essere personalizzato per ogni carta, sapendo che il valore di spesa massimo per la carta Business di Penta è 50.000€ al mese, 25mila di spesa online e 25mila di spese fisiche (compresi i prelievi).
Inoltre è utilissimo avere un controllo automatico della propria contabilità, con la facoltà di destinare un accesso al conto Penta al proprio commercialista.
L'unica nota dolente è legata a una sola possibilità di deposito tramite bonifico, ma il team Penta ha già ammesso di essere al lavoro per rendere possibile anche il deposito in contanti.
Dopo aver fatto un'analisi completa delle caratteristiche di Penta, è certo che sia una soluzione aziendale molto più vantaggiosa rispetto a diverse banche tradizionali.
Non dimentichiamo che grazie a questa scelta si potrà tagliare la burocrazia e rendere ogni operazione più veloce e chiara.
Ogni servizio è in fase di sviluppo e miglioramento, poiché l'innovazione è il punto centrale del team di Penta, che vuole rendere unica l'esperienza dei suoi correntisti.
Pagina pubblicata il - Autore dell'articolo: Danilo Petrozzi